Il gruppo armato chiede l'arresto dei responsabili dell'attacco ad Atotonilco de Tula

PACHUCA, Hgo. (apro).– Un gruppo armato di fucili d'assalto e denominato Forze Speciali Mencho del Cartello di Nuova Generazione di Jalisco (CJNG) ha chiesto al governo Hidalgo di arrestare i responsabili dell'attacco armato di domenica in una zona residenziale di Atotonilco de Tula. , che ha provocato sei morti, tre dei quali minorenni, e due feriti, rimasti ricoverati in ospedale.

Attraverso un video trasmesso sui social network, i soggetti con il volto coperto, abiti scuri e almeno uno con un giubbotto tattico di tipo militare espongono le armi davanti alla telecamera, mentre chiedono la cattura delle persone coinvolte o, avvertono, agirà per trovare con loro.

“Con questa dichiarazione si condannano gli attacchi contro la popolazione innocente, soprattutto i bambini, avvenuti ieri nelle case di Quma. Il cartello Jalisco New Generation è contrario a questo tipo di attacchi contro la popolazione innocente”, dice uno dei partecipanti, che recita il messaggio.

Successivamente rivolge il suo slogan alle autorità, alle quali lancia anche un ultimatum: “Chiediamo al governo dello stato di Hidalgo risultati immediati contro i responsabili di questo sfortunato evento. Hanno 48 ore per catturare i responsabili; Altrimenti agiremo da soli per individuare i responsabili”.

Allo stesso modo, nel filmato caricato sulle reti, hanno invitato gli abitanti di Atotonilco colpiti o che hanno assistito agli eventi, a comunicare al Pubblico Ministero ciò che sanno dell'attacco: “Invitiamo la popolazione a sporgere denuncia, che Non lasciarti intimidire da quella sporcizia." Più tardi affermano di appartenere alle “Forze Speciali Mencho”.

I rapporti dell'intelligence militare a cui questi media hanno avuto accesso indicano che il CJNG è stato avvistato, principalmente, in due regioni di Hidalgo: la valle del Mezquital (dove si trova Atotonilco de Tula, soprattutto nella zona tra Tezontepec, Tepeji e Tula de Allende) e l'Hidalgo Altiplano. Allo stesso modo, precisano che è coinvolta nel furto di idrocarburi e che compete con gruppi regionali, che operano anche a Puebla e Querétaro, al confine con il territorio dello Stato.

Secondo le informazioni ottenute dalle società di sicurezza, le tre vittime minorenni avevano 14, 11 e tre anni. Gli altri, 30, 28 e 70. Dalle testimonianze raccolte, attribuiscono all'attacco almeno tre individui incappucciati, arrivati ​​nei campi del quartiere Senderos del Pedregal, conosciuti come case Quma, intorno alle nove di sera.

Secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbero aperto il fuoco gridando ai minorenni che si trovavano nella zona di spostarsi; I proiettili però hanno colpito anche loro e uno è rimasto ferito a morte sotto un tavolo.

Sul posto, la polizia municipale ha trovato due persone morte e ha appreso che altre sei erano state trasportate in ospedale per cure mediche a causa delle ferite causate dai proiettili. Lunedì mattina ha confermato che quattro dei feriti che si trovavano in ospedale erano morti.

In una dichiarazione congiunta inviata ai media più di 20 ore dopo gli eventi (processo escluso), il Ministero della Pubblica Sicurezza e la Procura Generale dello Stato hanno attribuito la responsabilità degli eventi violenti al consiglio comunale di Atotonilco de Tula, assicurando che Non è stato incorporato nella strategia statale.

“Il comune (…) non rientra nel quadro di coordinamento tra comune, stato e federazione, che il governo di Hidalgo attua con l'obiettivo di unire le forze e la volontà di ripristinare la pace, nonostante i continui inviti a farlo; che ha lasciato il comune lontano dalle operazioni congiunte, dalla formazione e dalla manutenzione delle infrastrutture, nonché dal rafforzamento delle strategie a beneficio dei cittadini”, sostengono.

Hanno inoltre confermato che, nonostante abbiano partecipato insieme alla Guardia Nazionale e all'Esercito ad un'operazione per individuare i presunti responsabili, nessuna persona è stata messa a disposizione del Pubblico Ministero per questo attacco.