Dormire per settimane sul pavimento di una stazione di polizia di Chicago, la soluzione migliore per alcuni immigrati

Carlos Ramírez, che secondo lui era un agente di polizia in Venezuela prima di essere perseguitato da funzionari governativi, ora dorme su un materasso ad aria sul pavimento di una stazione di polizia a Chicago.

Lui e sua moglie Betzabeth Bracho hanno sistemato le valigie su una panchina della stazione di polizia del Distretto 5 a Pullman. Circa sette settimane dopo essere arrivati ​​a Chicago da San Antonio, Texas, hanno già una routine. Sono venuti dopo aver sentito che è una città santuario, un luogo accogliente per i migranti.

Prima di andare a letto, mangiano il cibo donato e i panini acquistati al supermercato in contenitori di plastica, fanno il bagno nel bagno pubblico, gonfiano il materasso ad aria e chiamano i loro due figli piccoli oltre confine.

Ramírez, 38 anni, e Bracho, 33 anni, non sono stati selezionati come parte dei gruppi di persone con “bisogni medici o speciali, famiglie o single con altri bisogni critici come la gravidanza”, per i quali il comune dà priorità al trasferimento in rifugi temporanei; e come molti nuovi arrivati, a loro va bene. Ricevono un trattamento migliore nelle stazioni di polizia che nei rifugi gestiti dalla città, dicono, nonostante quelle che gli spettatori potrebbero descrivere come condizioni di vita disumane.

Il Tribune ha trascorso una notte alla stazione del Distretto 5 per osservare i migranti che dormivano sui pavimenti di piastrelle dure, con le luci accese in faccia, i residenti che arrivavano alla stazione a tutte le ore della notte e le sirene della polizia che suonavano di tanto in tanto.

Carlos Ramírez e sua moglie, Betzabeth Bracho, fanno il letto prima di andare a dormire nell'atrio della stazione di polizia del Distretto 5, mercoledì 21 giugno 2023, a Chicago. (Armando L. Sanchez/Chicago Tribune)

Secondo una dichiarazione della portavoce dell'Office of Emergency Management and Communications Mary May, fino a venerdì c'erano 4.878 richiedenti asilo in 13 rifugi gestiti dalla città e 460 in attesa presso le stazioni di polizia. I numeri dei conteggi del distretto di polizia vengono analizzati ogni mattina, secondo il comunicato, e le decisioni di “decompressione” si basano sul volume di clienti in stazioni specifiche, persone con circostanze speciali, disponibilità di spazio e piani di trasporto.

“Le persone ricevono un numero di richiesta di servizio 311 quando entrano nel sistema. "Questo aiuta a tracciare quando arrivano", afferma la dichiarazione. “Mentre i nuovi arrivati ​​e i richiedenti asilo continuano ad arrivare a Chicago tramite autobus e altri mezzi, i funzionari della città stanno contemporaneamente lavorando per identificare spazi da convertire in rifugi temporanei e per aiutare gli individui e le famiglie a identificare opportunità di rifugio.”

Spesso, quando il numero diminuisce, aumenta nuovamente con l’arrivo di altri richiedenti asilo, si legge nella nota. Secondo la città, dal 9 maggio sono arrivati ​​quasi due dozzine di autobus dal Texas, di cui sette dalla metà di questo mese.

La città ha portato circa 38 migranti alla stazione del Distretto 5 all'inizio di maggio e ne restano 12, ha detto Bracho una sera recente.

7:25 – Bracho era fuori dalla stazione e ha detto di aver trascorso la giornata in un cantiere di costruzione di case. Ha detto che ogni giorno un uomo arriva intorno alle 9 del mattino per prendere un gruppo di uomini dalla stazione con il suo furgone e portarli in un cantiere edile. Li lascia poco prima delle 19:00.

Ramírez guadagna tra i 120 e i 150 dollari al giorno, e quando va via anche lei, guadagnano ancora di più, dice Bracho. In Venezuela, Bracho studiava per diventare maestra d'asilo.

La maggior parte della polizia li lascia in pace, ha detto, ma a volte lanciano loro occhiatacce. E certamente non cercano di aiutarli, ha detto.

“Non siamo qui perché vogliamo esserlo. "Voglio andarmene", ha detto in spagnolo. “Mio marito esce tutti i giorni per cercare lavoro. Esco tutti i giorni per cercare lavoro. Vorrei dirvi che stiamo cercando di guadagnare soldi per poterci muovere il più velocemente possibile”.